venerdì 31 maggio 2013

Traccia per traccia When Your Heart Stops Beating dei +44

E via con l'entusiasmo! Si riparte alla grande! 
Come si intitola il disco che recensisco oggi?

Come??? Cosa?!?

bene... allora... ecco il traccia per traccia di When Your Heart Stops Beating ovvero l'unico disco dei +44.


Un disco che si intitola "quando il tuo cuore smetterà di battere" non può che regalare perle di ottimismo, no? NO.



Lycanthrope

La prima traccia è praticamente una dichiarazione d'odio e insofferenza che si protrae ancora dopo una netta separazione. Ok, questo è lo spirito giusto!"

I wake up at the end of a long, dark, lonely year, It's bringing out the worst in me". Esticazzi! Non sarà lievemente autobiografico? Sarà mica che i +44 sono gli ex blink182 senza il chitarrista stronzo? Come direbbe Giacobbo "Noi di Voyager crediamo di no", ma come direbbe Mulder "La verità è là fuori".


Baby, Come On

OH! una canzone d'amore! Botta di vita! "She's a pretty girl, She's always falling down, And I think I just fell in love with her", ma che tenerezza! Prosegui così che vai forte con queste robe federicomoccesche!

"And I can always find her, At the bottom of a plastic cup, Drowning in drunk sincerity, A sad and lonely girl".

No, dai! aspetta riprenditi! Qui arriva il ritornello, vai con qualcosa che prenda bene. "Quit crying your eyes out, Quit crying your eyes out". Ma che lo fate apposta?

"And she said, I think we're running out of alcohol, Tonight I hate this fucking town, And all my best friends will be the death of me, And they won't ever remember, remember". Ci sarebbe ancora altro, ma passo alla prossima canzone. Tiè!

When Your Heart Stops Beating

Oh, ma tu guarda, la title track!
"I'll be there when your heart stops beating 
I'll be there when your last breath's taken away 
In the dark when there's no one listening 
In the times when we both get carried away 
When we both get carried away"

Che ne dite, si va avanti? Si va avanti. Bene così

Little Death

Ah, così? Little death? Piccola morte? Gianni, l'ottimismo è il profumo della vita!
Siccome le tragedie non vengono mai sole, qui si parla di una ragazza in coma dopo un incidente. Lui la rincuora accanto al letto dicendole "You'll close your eyes and see me ". No, povera stella, mi sembra abbia già subito abbastanza, no?

155

Non è la storia dell'Alfa Romeo di Matula. Purtroppo.
Qui lui scopre che la tipa gli ha detto un sacco di balle ed è la fine di tutto. Presumiamo che lui ometta i kili di corna che lei gli ha appioppato, probabilmente con un idraulico.
Soluzione di tutto? "So dry your hollow eyes and let's go down to the water".
Secondo me la vuole affogare.

Lillian

Il senso della cosa è "tu mi uccidi", in senso metaforico. Forse. Spero.

Cliff Diving

Ovvero buttarsi dalla scogliera. Potremmo finire qui, ma come dice Lucarelli "E INVECE NO!". Qui si parla di mort... No, di trag... No, volevodire malattie sessualmente tras... Ah,ok. Promesse estive sigillate con un bacio. Boh, così. A tradimento.

Finale: "How did it get to this?" Non lo so.

Interlude

Non c'è testo,Tiè!

Weatherman

Yesterday I found my worst regret, I'll hide it away so no one ever knows 

I'm dying... I'm trying to leave 

Let me slip away, I'm barely holding on, Every now and then I feel the end of us 

BENISSIMO


No It Isn't

Oh, la mia preferita. Un clamoroso vaffa per Tom DeLonge nemmeno troppo velato.

"Please understand, This isn't just goodbye, This is I can't stand you", tanto per essere chiari fin da subito. 

"Lay rotting where I fall, I'm dead from bad intentions, Suffocated and embalmed". 

Ok, ma come farà il ritornello? Risposta: "Curse my enemies forever...".  Tutto ok. Andiamo oltre

Make You Smile

Pezzo a due voci. Lui crede che lei lo caghi. Lei specifica di no. "The last time I saw you, you turned away". Mi pare un buon inizio. Lui continua "Do you remember where we used to sleep at night?". Lei risponde "I couldn't feel you, you're always so far away"... Allusioni alla mancata virilità di lui come se piovessero


Chapter XIII

Non ho mai capito di cosa parli qui. Fate voi. Mettete quello che vi piace o in alternativa una ricetta di suor Germana. Il disco si chiude ed è fighissimo. Tristezza permettendo si torna a casa.



grazie dalla allegra brigata, che dopo un disco si è depressa troppo e ha detto "boh, si è fatta una certa, io vado, ciao."


PROSSIMA TRAGEDIA: THE POSTAL SERVICE

lunedì 20 maggio 2013

So Long, Astoria di The Ataris... traccia per traccia


  • è uno dei miei dischi preferiti, ma detto questo è più o meno così.
    ecco la tracklist spiegata:


    SO LONG, ASTORIA
    lui da giovane disadattato nella triste solitudine della stanza cantava canzoni di speranza per un futuro migliore, poi si ricorda di quando tagliava a scuola e “risorgono ricordi dalle ceneri”, cosa che ne fa la canzone più allegra del disco

    TAKEOFFS AND LANDINGS
    Inizia con l’incoraggiante incipit “On this coldest of January nights”. Poi chiede alla tipa di dargli un ultimo bacio e le dice “dove andrai? E ti mancherò dove sarai?”. La risposta la sappiamo tutti.

    IN THIS DIARY
    Lui pensa a quell’estate in cui fermavano camion per chiedere un passaggio come hobby e a quando scrivevano frasi dei loro film preferiti degli anni ’80. Lui dice “ti scrivo le mie visioni dell’estate, è stata la migliore che abbia mai avuto”. Pensa le altre.

    MY REPLY
    Lui risponde alla lettera di una fan malata terminale. Le dice che spera stia meglio e poi si incazza perché lei è rassegnata. Ma pure? Comunque momento in cui si tocca la tristezza con mano. La tristezza ci guarda e si mette a piangere pure lei per la disperazione. Bene così.

    UNOPENED LETTER TO THE WORLD
    Iniziamo subito con un “se morissi domani…?”, lo buttiamo lì come a mettere una caparra sull’evoluzione della canzone. Pensi sia il peggio? Sbagliato! Ecco un uno-due di tutto rispetto con “i can hear the church balls calling out my name, this table is set for one, even angels would be homesick in this forsaken town” e il ben sperante “am i destined only to die the same way that i lived”. Vedremo Kris, vedremo.

    THE SADDEST SONG
    E con un titolo così è come sparare a dei pesci in un barile. Storia malatissima di lui che scrive a suo figlio che non ha mai visto e non vuole vedere perché suo padre non lo voleva vedere e non l’ha mai visto. Ragionamento che non fa una piega che si conclude con “ricordo che aspettavo arrivassi, aspettavo che chiamassi e non ho mai trovato nulla”, contro cori che implorano “Forgive me! I'm so sorry!”. Chiamate il telefono azzurro. E un analista.

    SUMMER ‘79
    E vai, si parla di estate! Sarà allegra! No.
    Primo verso: “i nostri ultimi giorni di estate 1979”. Minchia, che ansia. Ricordi su ricordi tra cui il fatto che passavano le serate a cercare di farsi notare da tipe di cui erano innamorati, le quali però ignoravano l’esistenza dei loro piccoli stalker. "We Are the Champions" playing out on the radio station, Everyone sing along with these anthems of our generation”. Essendo che vivevano nel mondo della sfiga si erano accorti della canzone dei Queen due anni dopo la sua uscita. Bravi.

    THE HERO DIES IN THIS ONE
    E vabbè, allora ditelo. Praticamente c’è la storia di tre drammi esistenziali. Se non mi ricordo male una strofa è per quando è morta sua nonna, una per la morte di un suo compagno di scuola e la terza chi lo sa, metteteci voi una catastrofe naturale X a vostro piacimento. “As is sit here all alone, I wonder how I'm supposed to carry on When you're gone. I'll never be the same without you. I love you more than you will ever know, So maybe now you'll finally know, Sometimes we're helpless and alone”. Non ce la posso fare a finire questa lista.

    ALL YOU CAN EVER LEARN IS WHAT YOU ALREADY KNOW
    Titolo che è un controsenso per una canzone dove però non muore nessuno o quasi. “non dimenticare, come siamo piccoli realmente, perché nulla conta davvero quando ce ne saremo andati”. Ah, ok. Punto più alto della storia: si innamora della cameriera di un posto della provincia vicino ad una “bellissima” fabbrica abbandonata.
    THE BOYS OF SUMMER
    Non l’ha scritta lui, è una cover. Sarà meno peggio. Credici. Incipit: “Nobody on the road, Nobody on the beach, I feel it in the air, The summer's out of reach”. Dai, su riprenditi! “I thought I knew what love was, What did I know? Those days are gone forever”. Ok, lascia stare.
    RADIO #2
    Dai che siamo quasi alla fine. Fatti forza. “Meet me at midnight, At the broadcast tower, High above the hollywood sign, You bring the explosives and I'll bring my radio”. Cosa?!?!?!?!??!?!?!?
    LOOKING BACK ON TODAY
    Oh, finalmente non si parla di ricordi, di estate e vaccate varie. Si parla di come è stata la giornata. “30th of April Seems like yesterday Bought a house above the ocean”. ASPETTA! “Remember those nights playing summer wind on the jukebox of the bar we used to go” ASPETTA UN ATT...! “Remember our first apartment Our couch was never big enough for two” E VABBÈ FAI QUELLO CHE TI PARE!
    EIGHT OF NINE
    “these hospital walls are the palest of white, here in this desert they're reciting my last rites”. Non ho nulla da aggiungere.

    disco musicalmente fighissimo del 2003. voto: 73,7 e mezzo 

    per la cronaca, ora sono così... il frontman è quello con gli occhiali